domenica 7 maggio 2017

Parlare del nulla

Mi rendo conto di non scrivere da molto tempo e questo è solo un breve appunto, ma non potevo lasciarmelo sfuggire.

Mi è capitato di vedere un video, uno dei soliti in cui qualcuno fa a botte "per strada" (...).
Solite cose, uno fa il bulletto e finisce per prenderle in malo modo.
Sono video particolarmente divertenti e lo spirito con cui li guardo è sempre di soddisfazione divertita.
E poi arrivano loro...
Arrivano quelli che si mettono a discutere su quale stile abbia usato il tizio per mandare KO l' altro.

Io sono senza parole.

Per carità ognuno è liberissimo di dire e pensare quel cavolo che gli pare (tranne me, io sono minacciato di morte violenta da parte degli aikidoka!), ma ho pensato di scrivere questa nota in quanto si tratta di un altro di quegli aspetti tipici dei praticanti di arti marziali, il voler a tutti i costi trovare qualcosa di marzialmente tecnico o riconducibile ad uno stile specifico anche vedendo due canguri che bisticciano.

Capito? Uno tira uno sganassone a cazzo, va a segno, e i prodi marzialisti stanno a farsi le seghe a vicenda per stabilire se quel colpo sia caratteristico del kung fu delle pianure del Sichuan o del Wing Pikachu del Sud;
Stanno a disquisire se il tipo abbia anche esperienze di Krav Maga perchè era posizionato in un certo modo, e poi magari vanno avanti per ore a costruire ipotesi e scenari dettagliati... il tutto vedendo due gigioni random che con ogni probabilità praticano arti marziali solo sul Playstation.

Ragazzi, fate pace con voi stessi e prendete le cose più leggermente: quando si finisce alle mani siamo tutti scimmie impazzite e basta, altro che tecnicismi.
Soprattutto le AMT non si vedono MAI, e convincersi che un cazzotto dimostri una pratica piuttosto di un' altra non cambierà un bel nulla.
A meno che non abbiate 13 anni e siate ancora alla ricerca dello stile "migliore tra tutti" che renderà voi capaci di darle... semplicemente perchè vi siete iscritti!