giovedì 1 agosto 2013

Analisi degli errori

Oggi vorrei fare un' analisi approfondita di un video che mi hanno segnalato, relativo al solito corso di difesa personale femminile.
Ne potrei pescare altri mille di video del genere, e non ce l' ho personalmente con i protagonisti di questo in particolare (non so nemmeno chi siano), però purtroppo questo rappresenta alcune delle cose più sbagliate che si possono ritrovare in questo genere di pratiche.

Qui il link al video

Bando alle ciance e andiamo per punti:

- Non voglio giudicare il fatto che si parli di Aikido, anche se ho già scritto di come spesso questi corsi siano improvvisati estrapolando alcune cose dall' arte marziale di turno.
Il problema di fondo (non gravissimo, intendiamoci) è che trattare di difesa personale usando un Gi, allenandosi a piedi nudi, su di un Tatami e studiando attacchi troppo influenzati dallo stile in questione, falsa di molto lo studio in oggetto.
L' argomento andrebbe affrontato per come si dovrebbe presentare nel caso reale, vestiti normalmente, con scarpe (magari coi tacchi), su superfici dure e sconnesse e analizzando situazioni o attacchi realistici.

- 0:20 IL CLIMA.
Io lo capisco che non si sia lì ad ammazzarsi ma il fatto che tutti i presenti abbiano quei sorrisi e ridano divertiti è indicativo della "serietà" con cui si stia vivendo la cosa.
Si stanno divertendo, il clima è rilassato e piacevole.
E' una bella cosa in sè, un pò meno se stai (teoricamente) studiando come destreggiarti in un' aggressione violenta.
E' come se durante un' interrogazione scolastica o una presentazione di lavoro tutti i tuoi compagni o colleghi fossero allegri e ridessero di gusto per le tue parole, e lo stesso facesse il professore o il cliente.
Si innescano a livello fisico e psicologico meccanismi del tutto opposti a quelli del caso reale.

- 0:23 PRIMA TECNICA: STRANGOLAMENTO "FRANKENSTEIN"
Che è un must assoluto di questi corsi e nessuno che si chieda perchè uno dovrebbe stringerti al collo con le braccia tese a quel modo.
Anche perchè non stringe, se lo facesse passerebbe subito la voglia di pensare a certe controtecniche fantasiose.
Quel tipo di uscita come spesso accade è teoricamente funzionale, ma non tiene appunto in considerazione il fatto che l' aggressore ti stia stringendo le mani al collo per soffocarti e abbia tutta l' intenzione di rimanerci.
E' abbastanza facile applicare quella tecnica finchè l' altro tiene blandamente le mani attorno al collo, ben altra cosa se lo fa con forza e magari, ed è più probabile parlando di donne, riesce persino ad avvolgere quasi completamente lo stesso con le dita.
Non parliamo poi del caso in cui sappia quello che fa e ci metta pure i pollici a premere sulla carotide.
Comunque la ragazza applica una leva in piedi, senza sfruttare nè il momentum nè il proprio peso.
Ancora peggio il fatto che si pretenda di controllare l' aggressore a terra rimanendo accovacciati lì in parte.
Termina la tecnica con un calcetto mimato sulla schiena.
Non è affatto un dettaglio, vorrei che fosse chiaro: sto parlando di tutte quelle cose che vengono date per scontate e invece non lo sono per nulla.
E' inutile nascondersi dietro al fatto che questo sia solo un esercizio e quindi sia superfluo metterci convinzione; mimare i colpi e supporre che siano pesanti al momento necessario è un altro grave errore che porta a false convinzioni e disabitua al contatto vero.
Basterebbe persino mimare l' attacco ma colpendo con forza il Tatami.
Sarebbe proprio il minimo sindacale..
Non giudico la preparazione della ragazza, che è incolpevole, ma quanto le sia stato insegnato e quanto l' aggressore stia facendo praticamente tutto da solo.

- 0:30 GLI APPLAUSI
Questo è un altro sintomo indicativo del clima felice e autocelebrativo con cui tutti stiano vivendo la cosa.
Ripeto, non è questione di guardarsi con gli occhi spiritati e in silenzio, ma di essere onesti con l' argomento.
Gli applausi sono fuori luogo e danno al tutto un tono di esibizione, di spettacolo o di ammirazione per una performance che in realtà non c'è.
E di nuovo trasmettono alla protagonista un tipo di sensazioni che al contrario dovrebbe quanto più evitare.

- 0:41 LA PRESA A TERRA
Ho ragione di immaginare che si tratti di una specie di simulazione di stupro.
cominciamo col dire l' ovvio, e cioè che tralasciando tutto ciò che può essere successo prima (le botte), quella posizione specifica verrebbe mantenuta per molto meno tempo rispetto a quanto abbia senso studiarne un' uscita.
Ma più che altro in quella situazione lei starebbe scalciando e dimenandosi mentre lui cercherebbe subito di superare le ginocchia e la starebbe colpendo o trattenendole le braccia.
Anche questo è un dettaglio per nulla trascurabile visto l' argomento, ragion per cui è del tutto inadeguato studiare un' uscita con un uomo che stia oltre le ginocchia e trattenendo... le anche?!
La difesa prevede prima di tutto che lei gli allarghi le braccia costringendolo ad avvicinare la testa.
Corretto ma richiede notevole forza, timing e abilità, oltre al fatto che un attimo dopo lui riguadagnerebbe la posizione.
La torsione della testa per ribaltarlo è un infelice illusione perchè se è vero che torcere la testa faccia male non è affatto vero che solo quello possa ribaltarlo.
Sì, l' ho vista la gamba che spinge il busto: solo che non spinge realmente, non sarebbe comunque sufficiente da sola e come ribadisco tutta questa posizione non è credibile.
E di nuovo si vuol far credere che una volta ribaltato l' aggressore sia tutto finito, nemmeno una fuga mimata, quando gli basterebbe un secondo per riacciuffare la poveretta.
No, il pugnetto mimato non fa proprio nulla.

- 1:23 SI SCADE NELLA PAZZIA: ATTACCO ARMATO
Questo è davvero sbagliato.
Tutto ciò che si vede nei primi due secondi è molto significativo delle assurdità che si stiano mostrando in quel corso.
L' aggressore che sventola l' arma nell' aria senza nessun bersaglio.
La ragazza che lo guarda a mani basse, spostandosi di giusto due passi per poi colpirlo con un calcio (all' anca?!) con cui cadrebbe lei stessa.
Lui che nel momento del calcio ferma l' attacco appositamente rendendo la cosa una recita predefinita.
L' ultimo attacco fermato esattamente prima del bersaglio in modo che sembri possibile che lei lo abbia parato al volo.
La leva che si lascia fare, quando con quel giro potrebbe persino già ferirla.
Di nuovo la supposizione che si possa mandare a terra e controllare una persona rimanendo comodamente in piedi e abbassando il busto, senza nemmeno abbassare il baricentro.
Il disarmo in cui l' arma viene semplicemente consegnata per assunto.
Lei che tiene il simulacro di un coltello... per la lama.
E nessuno, parlo di chi dovrebbe intendersene, che si renda conto di tutti questi errori...

- 2:00 LA PRESA DEI CAPELLI
Di nuovo un attacco del tutto falso nei modi e nelle presunte risposte.
Nessuno che voglia prendere i capelli appoggia semplicemente la mano sulla testa.
Li prenderà con rabbia e inizierà a tirare e strappare, provocando dolore, probabilmente tirando verso il basso e colpendo con pugni e calci.
Non parlo di delinquenti navigati, è quanto succede anche tra ragazzine che litigano a scuola.
Qui si vuole invece far credere che l' aggressore se ne stia buono buono lì in piedi con la mano tesa, permettendo una leva che prevede persino di abbassarsi ancora di più e fare passi e giri precisi per farla riuscire.
Si da per scontato che l' aggressore se ne stia immobile, non giri a sua volta, non tiri, non colpisca e soprattutto lasci andare la presa.
La presa ai capelli è al contrario una delle più salde... finchè non si strappano.
Nel caso di una donna, o in generale di chi ha i capelli lunghi e poca forza nel collo, con una presa del genere di può torcere la testa con estrema facilità e di conseguenza esporre l' aggredito a controlli o colpi particolarmente duri.
Si nota l' assurdità di questo controllo proseguendo nella visione, quando la ragazza è impossibilitata a portare a terra l' aggressore che rimane per interi secondi in attesa senza opporre resistenza.
Anche qui c' è un' evidente carenza di insegnamento delle basi dell' equilibrio (cosa che mi sorprende ancora di più parlando appunto di Aikido), visto che guadagnata quel tipo di leva al braccio si dovrebbe sfruttare un movimento a spirale verso il basso, la famosa "sfera dinamica".
Il fatto che la ragazza improvvisi, giustamente, un colpo per "ammorbidire" l' aggressore non è sufficiente se tutto il resto è sbagliato, compreso di nuovo il controllo abbassando il busto in avanti.
Pare invece sufficiente ad esaltare gli spettatori, sempre più divertiti.
Nel tentativo successivo è ancora più evidente come sia lui a lasciarsi cadere pur di non manifestare le profonde lacune di questa tecnica.

- 2:45 IL TIPICO CALCIO DA STRADA
Anche questo presunto attacco è sintomo di quanto spesso questo tipo di corsi siano solo adattamenti alla buona di ciò che si studia nell' arte marziale del caso.
Ritengo davvero improbabile che il "tipico aggressore" colpisca con un calcio frontale caricato, tantomeno una donna.
Il modo stesso in cui lo tira dimostra che non abbia alcun bersaglio, non è nè un calcio per spingere/colpire in avanti, nè un colpo dal basso.
La ragazza, ancora una volta, aspetta solo che gli arrivi la gamba a tiro per raccoglierla con comodità e spingere lentamente via l' aggressore.
Trovo significativo il fatto che abbia studiato proprio la tecnica che richiede maggior forza, dovendo fermare l' impeto e il peso dell' aggressore per poi rilanciarlo esattamente da dove è venuto.
Esistono risposte molto più alla portata che sfruttino proprio quell' impeto, ma ancora non vedo perchè una donna dovrebbe preoccuparsi di questo tipo di colpi che non si vedono nemmeno in risse tra uomini.

- 2:58 PRESA AI CAPELLI DA TERGO
E ancora il braccio teso, la posizione perfettamente immobile, la situazione statisticamente improbabile e falsata.
Lui che lascia andare i capelli non appena reagisce, senza trascinarla a terra, anche con sè.
Il tutto come preambolo ad una proiezione (!!!) prendendo il collo con entrambe le mani (!!!!!) che genera ulteriore entusiasmo e applausi tra il pubblico.
Roba che neanche un lottatore liberista riuscirebbe a fare!!!
Ma queste sono le cose che chi si iscrive a questi corsi sogna di riuscire a fare, e vengono rese possibili solo perchè gli istruttori si prestano a renderle possibili, recitando di proposito la loro parte.

Mi spiace ma non sono disposto a giustificare in alcun modo questo genere di farse.