lunedì 11 luglio 2011

Gracie Vs Kung Fu guy

Sempre leggendo nella pagina da cui ho estrapolato le perle del precedente post, incappo in questa:

"Sinceramente se quello che fa BJJ è quello in bianco ti dico, non ha guardia si china modello ariete mettendo la schiena in vista ad una gomitata, se becchi uno che lo fa seriamente e non sportivo come quello...finisci su una sedia a rotelle lo vuoi capire, ti tira un avambracciata o una gomitata te vai dritto all'ospedale con la schiena rotta, ecco già una mancanza di verità nel tuo video."

Riferito al noto video di Royce Gracie contro il kung fu boy.... (il video è questo: http://www.youtube.com/watch?v=VN6PvPCrStI)

Senza parole.
Tutto questo porta solo ad odiare gli illusi delle AMT.
Sempre ad ipotizzare di gente che faccia le cose seriamente (mi raccomando!) e abbia sempre il colpo segreto che si esegue in automatico come perfetta risposta ad ogni attacco.
I colpi degli stupidi sportivi che fanno male e basta mentre quelli dei mortali marzialisti che uccidono all' istante o rendono storpi...
I colpi dei marzialisti tradizionali che rompono. Sempre.

E' proprio il modo stesso di spiegare le tecniche ad essere diffuso, raccontando che "rompano", "spezzino", "fratturino"...
Ovviamente nessuno può testare se sia vero, quindi si conta sulla fiducia; Sia mai che si scoprisse che il corpo umano è molto più resistente di quanto si creda.
Per via degli allenamenti fondati su pattern predefiniti, si instaura nei praticanti l' idea che ad attacco 'X' ci si difenda con la tecnica 'Y', il quale non è un principio sbagliato in assoluto ma spesso esclude a priori la possibilità di sbagliare.
Ma si sa, nelle mortali AMT se una cosa non riesce è perchè "non hai ancora raggiunto l' illuminazione, devi allenarti ancora".

Ma poi ragazzi, un commento del genere proprio su Royce Gracie... Uno che è andato a dimostrarle le sue teorie, senza tanti proclama da maestrone illuminato, ha preso anche le belle botte, ha perso anche i suoi incontri senza per questo sentirsi fallito...
E ne avrebbe da insegnare tante di storie di vita a certi marzialisti del dopolavoro che vivono solo delle loro supposizioni per sentirsi un pò più guerrieri.

Una totale dimostrazione di ignoranza e arroganza da parte dei soliti succubi delle AMT.

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