venerdì 21 gennaio 2022

Prendere per il culo i "ningia"

Non è che abbia particolare piacere a farlo, è un pò come perculare un bambino di 7 anni perché guarda Naruto, nè come ribadisco è il senso di quello che scrivo da anni: però è davvero fastidioso nonchè significativo come i commenti di questi poveracci siano il festival delle bambinate e della mancanza di argomentazioni.

Il solito ragazzino "ningia", che magari anagraficamente non lo è ma nella testa di sicuro, ha pensato di inviare svariati commenti che all' inizio sembravano pure moderati e persino condivisibili ma poi c'è stato l' ormai classico crescendo di rodimento di culo che lo ha portato ad uscire dal seminato e da un dialogo costruttivo.
E lo sottolineo perché da anni gestisco il blog e il pattern è sempre lo stesso, il che non fa che confermare tutte le mie tesi: il marzialista medio, soprattutto quello che pratica le cose più astruse, non è in grado di sostenere argomentazioni solide e finisce solo per offendere e tirare la cacca dagli alberi come gli scimpanzè, perché la sua natura è quella del bambino assuefatto dalle favole.

Siccome sono misericordioso ne approffitto per rispondere punto per punto ai soliti commenti.
PS: astieniti da qualsiasi altro commento perché lo cancellerò senza leggerlo, che di ningia frustroka ne sopporto abbastanza e non ci perderò altro tempo.
Sfrutto l' occasione giusto per aggiornare il blog, non credere di aver apportato alcunché alla discussione.

Commento 1:
"Ovunque ormai fanno pagare i gradi DAN, in alcune palestre fanno anche a pagare i gradi inferiori KYU. Se poi parliamo del Krav Maga con qualche centinaio di euro molte associazioni o Federazioni in in due o quattro giornate fanno diventare cintura nera chiunque è In molti casi rilasciano pure il il titolo di istruttore. Io pratico karate e sono cintura nera 3°dan quasi 4°. Pratico anche il budo tai jutsu con la bujinkan. E mi trovo benissimo. Comunque Ognuno è liberissimo di praticare praticare l'arte marziale che più preferisce sia essa di uno stile moderno o antico. Possono essere differenti le motivazioni per cui una persona decide di fare arti marziali in stili moderni o antichi, per passione, per autodifesa, per agonismo o per crescita personale senza pretendere di diventare Ninja o Samurai. Pertanto è inutile oltre che sfacciato dire che le persone buttano i soldi. Naturalmente Sia chiaro che i traguardi che ho raggiunto li ho conseguiti in anni in anni di allenamento, Nessuno mi ha regalato nulla. Comunque è normale che di molte scuole antiche non si sappia più nulla ho quasi nulla poiché una volta e ancora oggi in molte scuole tradizionali gli insegnamenti erano e sono trasmessi oralmente, sono pochissimi gli scritti. Chi deve andare dallo psicologo Non sono certo Quelli che praticano ninjitsu o arti marziali in generale."

Risposta 1:
Ti trovi benissimo a fare quello che fai? Eh, e quindi? Siamo tutti contenti, non scherzo.
Io, io, non ho mai detto che la gente "butti i soldi" praticando una qualsiasi attività che gli piaccia, al massimo lo hanno scritto altri nei commenti.
C'è gente che compra l' acqua fetida del bagno di una cyber-zoccola, gente che spende metà stipendio per comprarsi la statua di Pegasus in plastica pitturata dai bambini Pakistani, gente che ha davvero l' abbonamento a Brazzers... insomma, saranno un pò anche cazzi loro se sono contenti così.
Ma qui si sta parlando di altro e il bello è che lo confermi pure tu: di cosa fosse o come si studiasse questo Ninjutsu non se ne sa più un bel niente, E QUINDI tutto quello che trovi COMMERCIALIZZATO al giorno d' oggi è altra roba su cui poi ognuno ci ricama sopra quello che gli pare per giustificarne la pratica.
Sarebbe poi bello capire che cazzo c'entri l' andare dallo psicologo in questa storia, ma appare subito evidente che chi ha scritto oltre a non avere preso bei voti in Italiano alle elementari, non sa nemmeno dove voglia andare a parare.

Commento 2:
"Perdonami ma mi sembra che tu voglia fare un po' troppo il sapientone, guru e saccente. Neanche tu avessi praticato centinaia e centinaia di stili da poterli conoscere tutti perfettamente. Se vogliamo vedere allora anche il Krav Maga e le MMA sono metodi completamente creati ed estremamente commercializzati. Inoltre molti stili marziali antichi se sono se sono arrivati fino ai giorni nostri significa che sono ancora validi è molto. E visto che molti stili antichi sono stati tramandati completamente o quasi completamente per via orale come puoi tu stesso dire che alcuni stili insegnati non siano validi o originali, Hai possibilità di provare ciò che dici effettivamente."

Risposta 2:
No, non ti perdono perché mi stai dando del saccente, e io faccio tutto meno che il saccente.
Ebbasta con sta cazzata del dover praticare tutto per conoscere tutto, non sta in piedi da un bel pò.
C' è poi questo maldestro tentativo di screditare gli altri metodi dicendo che siano stati "creati e commercializzati", come dire che quindi alla fine sia tutto sullo stesso piano per questa ragione, e quindi il Ninjutsu sia roba seria ed efficace alla pari!
E poi ero io a dover andare dallo psicologo!
Ecco allora calare il solito "asso": "se sono arrivati fino ad oggi vuol dire che siano ancora validi!"
Ma non avevi appena detto che ormai non se ne sappia più nulla perché se li tramandavano intorno al fuoco con le canzoni e i balletti mentre arrostivano un dinosauro?
No bello, sono i ningia de no'altri a dover dimostrare qualsiasi cosa, mica io.
Ma ho la netta sensazione che tu non sappia nemmeno collocare il senso di cosa voglia dire "dimostrare qualcosa", soprattutto qui dove hai deciso di commentare.

Commento 3:
"Tu dici che la bujinkan non ha prove concrete di ciò che insegna e dagli stili da cui deriva ma chehe prove concrete hai per dire ciò Se azumi come tu dici si è inventato lui stesso le prove e i documenti quali prove hai per dimostrare"

Risposta 3:
A me di cosa dicano la Bujinkan e i suoi poveri coscritti me ne frega davvero poco. Punto.
Non ci vuole alcuna prova per dimostrare che siano un circolo sociale di buontemponi con la testa un pò troppo infarcita di film e cartoni animati, del resto anche io ho praticato per tanto tempo in un' associazione di stampo simile in cui si racconta di tutto senza fornire prove.
Capito:
- "La mia scuola viene tramandata da secoli con i papiri e le storie autentiche dei ningia!"
- "Non è vero, dimostralo, fornisci le prove!"
- "Ah sì? Dimostrami che non stia dicendo il vero, fornisci le prove che io menta!"

Sembra un dialogo tra Homer Simpson e Peter Griffin, non so se rendo l' idea...
"Azumi" (sic) può anche raccontare che gli asini giapponesi volino, sai quel gran cazzo che me ne frega... Dimostri piuttosto che i suoi allievi sappiano menare le mani contro altra gente preparata al combattimento, però non valgono gli shuriken, le spade ningia americane o trasformarsi in tronchetto.

Commento 4:
"Perdonami ma ciò che hai detto è una generalizzazione enorme poiché non potrai mai essere sicuro al 100% che in un torneo dove 10 boxeurs di alto livello contro 10 maestri di arti marziali di alto livello sarà tutto a favore della boxe. È una statistica che non sta assolutamente in piedi. Nessuno e dico nessuno potrebbe dire come andrà a finire, nemmeno Nostradamus."

Risposta 4:
Ah beh, perché adesso dovremmo fidarci di Nostradamus? Quanti anni hai?
E chi ha mai detto che i "boxeurs" (ahahah) debbano vincere? E chi sarebbero questi maestri di "arti marziali"? Quali arti marziali? Quali maestri? Quali pugggili? Ma sticazzi ce lo mettiamo?
Aldilà delle ormai noiosissime fantasie sugli scontri King Kong vs Godzilla, se non lo sai io la faccio molto più semplice: tu, che sei "quasi 4° Dan" di questo/quello e quell' altro, e sei pure un ningia, presentati all' accademia di pugilato più vicina e chiedi di fare i guanti con un agonista.
I guanti eh, mica lo stage con le tecniche mimate dove io tiro un pugno così, no aspetta tiralo così come ti dico io così faccio riuscire la tecnica delle tartarughe ningia come nel film e poi arriva Naruto e fa la maggia e er puggile muore in due secondi.
Insomma non la roba a cui sei abituato/a nel Karate e nel circolo degli orsetti ningia.
Tu dici di allenarti da anni ed anni, e sei pure un grado avanzato, ma ti sfido a chiedere uno sparring con un agonista con meno anni di allenamento di te.
E sia ben chiaro, TU non devi boxare, TU non devi lottare, TU non devi fare Karate: tu devi fare quello che hai imparato al corso di ningia, mettiti in quella guardia astrusa e sono sicuro che intercetterai il PRIMO pugno al volo per neutralizzare il pugggile in tipo due secondi.
Fallo per davvero però, mica che stiamo qui a raccontarci le favole come Azumi. Io l' ho fatto, e tu?
Buona fortuna!

Commento 5:
"Perdonami ma a me sembra che sia tu quello che vuole per forza convincere gli altri di quello che pensi e dici neanche fossero solo le tue le verità assolute. Da come scrivi sembra che Sì a tutto tu, sappia tutto tu, conosca tutto solo tu e che le tue siano le uniche e sole verità assolute. Alla faccia del Lego smisurato, imparare un po' di umiltà no eh."

Risposta 5:
No guarda, io non devo convincere nessuno, non mi tange proprio; Sei tu quello che sta cercando di convincere me di dire palle.
Io l' umiltà l' ho appresa proprio levandomi di dosso l' arroganza e le convinzioni tipiche dei marzialisti lobotomizzati, andando a confrontarmi con gente che menava per davvero e scoprendo tutto quanto riporto da anni.
E tu vieni a dirmi di fare l' umile, ma va va...
Il Lego smisurato non ce l' ho, anche perché ieri ho visto al supermercato che un Technic da pochi pezzi costava già 19.90€ e quelli più fighi costano centoni, e io non li ho tutti quei soldi.
Però sono veramente belli, cavolo...

Commento 6:
"Patetico Guarda patetico Qual è il tuo stile lo sfottò-jutsu? Questo dimostra ulteriormente che gli stili tradizionali non li conosci poi così bene. A questo punto ho dei dubbi anche sulla preparazione che dici di avere. "

Risposta 6:
Ahahaha, chiudiamo con la battuta "sfottò-jutsu" che penso non accetterebbero nemmeno a Colorado, e ho detto tutto.
Pensa quello che ti pare, io non ho bisogno di dimostrare nulla ma pare che tu debba dimostrare molto a te stesso/a, e i modi per farlo te li ho detti.
Invece di fantasticare sulle leggende, su chi dica il vero o no, chi sia praparato o no, vai a confrontarti nella palestra che preferisci mettendo finalmente in gioco tutta la TUA preparazione nelle arti speciali, e dimostra che quanto hai allenato non siano cazzate.
Credimi, saranno ben felici di accoglierti, e non è una battuta: sai quanta gente ha aperto gli occhi, dopo averli avuti chiusi da un diretto stampato che neanche sapeva da dove venisse?

Ok, restando sempre con il sospetto di essere stato trollato, lascio ai posteri l' evidenza delle argomentazioni e del livello di obiettività dei praticanti di arti marziali tradizionali.

mercoledì 21 aprile 2021

Per quelli che "oggi le AMT non sono più insegnate come cento anni fa"

Ho scoperto il canale YouTube di questo personaggio che è molto interessante perché propone video e situazioni altrimenti non facilmente reperibili in Occidente, essendo il tizio cinese importato negli USA.
Non entro troppo nel merito di chi sia o cosa faccia lui, o quanto siano opinabili i suoi punti di vista (che comunque sono abbastanza in linea con i miei), perché ad esempio ha anche postato un video di defacing di alcune tecniche di "autodifesa" provate con una sua amica e che manifestano una poca conoscenza dei princìpi di funzionamento di suddette tecniche (oddio, l' ho detto...).
No ragazzi, se no si cade nel medesimo errore di M.Wong e compagnia bella che pretendono di smontare la validità delle tecniche funzionali facendole eseguire da chi non ne abbia la minima competenza.

Ma quello di cui voglio parlare è altro, e più precisamente della serie di video come questo in cui si possa finalmente ammirare l' abilità "superiore" dei praticanti di svariate decine di anni fa, nei loro paesi, ben prima della diffusione di massa delle arti marziali con tutte le conseguenze del caso.
Sono cose che io già immaginavo da anni e ho provato a descrivere nel blog ma è davvero importante che sia possibile visionare certi filmati e giudicarli al di sopra di equivoci ed interpretazioni.
Diciamolo senza peli sulla lingua:

I praticanti di AMT di una volta erano degli incapaci pazzeschi.

Novantadue minuti di applausi.

Perché c'è gente che vuole convincerti che in antichità ci si allenava dieci volte più duramente di oggi e si era in grado di fare cose oggi impossibili.
Ma non è in grado di capire che la scienza dell' allenamento, la conoscenza dei meccanismi del corpo umano e persino quella che oggi è cultura popolare rendono un qualsiasi praticante odierno, anche di AMT, dieci volte dieci migliore di un pincopallino che si allenava nei campi con il compagno di merende.

Ti dicono che una volta i marzialisti si allenavano per uccidere, e io ho contestato a più riprese di come la gente si uccidesse sì, ma con le lame, non a cazzotti e calci volanti; E poi vedi come facevano a cazzotti col kung fu e il livello è quello dei bambini alla Festina dello Sport di paese con le mammine che sorridono emozionate nel vedere i monelli mimare colpi a cazzo.

Senti sempre dire di come i veri maestri dell' antichità fossero mortali macchine di morte, tipo quello stronzo di Pai Mei che se non ti inchinavi al suo passaggio poi veniva a sterminare te, la tua famiglia e la regione intera; E vedi che praticamente un pugile debuttante moderno avrebbe falcidiato tutto l' Impero Cinese tanto è evidente l' incompetenza pugilistica espressa allora.

Vedi cinesi che fanno forme, forme e ancora forme. Che detto per inciso è esattamente quello che fanno da secoli, spacciandole per una qualche modalità di addestramento al combattimento; Ma persino quelle io medesimo le facevo meglio, per non parlare di altri interpreti che conosco.
E non venitemi a dire che un praticante moderno di WuShu, che è la quintessenza delle forme fini a sè stesse, non potesse competere con gli ancestrali mitologici super maestroni: è un livello nemmeno classificabile di differenza.

Esemplare la parte riguardante la Savate francese, con l' istruttore medio-man panciuto che mi ricorda quei tizi che vengono per la prima volta ad allenarsi e si protendono in avanti per parare i calci con le mani (!!!), solo che finiscono a pararli con il naso; Oppure come quelle attrici che mimano calci circolari pensando che il concetto sia solo muovere le gambe, non certo imprimere una forza d' impatto.
Non parliamo dei pugni, una roba che se la vedi oggi prendi il tizio, gli rimetti la roba nella borsa griffata e lo rispedisci a casa a giocare col Playstation. Peccato che anche sul Playstation Kazuya si muova meglio.

Persino le esibizioni di Judo o Jujutsu, intrinsecamente più pragmatici, evidenziano quanto il livello dei praticanti fosse osceno rispetto ad oggi, a corredo di una generalizzata mancanza di preparazione persino espositiva: ho visto fare di meglio nel corso di difesa femminile con le ragazzine timide o le casalinghe di sessant'anni.

Senza voler considerare questo video una pietra miliare a tutti i costi penso che comunque sia un esempio molto esplicito di quanto la preparazione media al combattimento anche tra i praticanti fosse carente per non dire ridicola.
Se questo era il livello allora diventa chiaro quanto fosse facile sembrare dei guerrieri sub-umani con un' abilità appena superiore alla media, e allora vai di leggende di maestroni invincibili e fortissimi...
E se andiamo a ripescare i noti video dell' Innominabile fai presto a capire quanto non ci volesse poi molto a spiccare tra un branco di mediocri; Il bello è che poi arrivano quelli convinti che dovesse essere un vero mostro del combattimento perché gli amici come Chuck Norris, che è stato campione di qualcosa per davvero, presero lezioni da lui: solo che questo era il livello di Chuck Norris, al che appare ancora più evidente quanto le cose siano cambiate anche solo nella concezione di cosa significhi combattere.

Gli sprovveduti oggi ancora raccontano di come il modo di allenarsi e le tecniche stesse delle AMT non siano mutati nel tempo (sai, loro sono "originali 100%" ahahah!), io posso testimoniare di come invece le cose siano cambiate persino rispetto a quando ero bambino, e in maniera drammatica.
Oggi la vita del marzialista tradizionale è facile o difficile a seconda del livello di paraculaggine: ci sono quelli ormai rassegnati a rappresentare poco più che un circolo di cosplay e rievocazione storica, e quelli che invece si riempiono la bocca di cose che non riguardano nè hanno mai riguardato il loro stile "antico".

Questi video andrebbero proiettati nei corsi di AMT al pari delle videocassette di propaganda anni '90, così forse sarebbe più semplice far capire che certi stili non sono più gli stessi da un bel pò... Solo che oggi si fa di gran lunga meglio.

Ed è tutto dire...

lunedì 12 aprile 2021

L' insostenibile paraculaggine del kungfu-coso medio

Come dicevo nel precedente post in questi giorni mi sto divertendo nel visionare video di vario genere e mi è tornata la voglia di vedere alcune epiche smerdate date ai praticanti di AMT in varie salse.
Si va dall' ormai mitico Kiai Master ai primissimi UFC fino ad arrivare alle innumerevoli brutte figure dei wingchun-cosi; La fortuna è che nel frattempo sia stato pubblicato molto altro materiale interessante, non di rado (pensa te...) proprio in Cina, la patria di tutte le baggianate marziali.

Sì perchè io ero rimasto allo scarsissimo praticante di MMA Xu Xiaodong, di cui ho parlato in un post apposito, un tizio che forse solo per guadagnare notorietà si è messo a "sfidare" alcuni presunti maestri di kung fu, praticamente prendendoli a brutti sberloni dal primo all' ultimo in pochi secondi e attirandosi le ire omicide dei sostenitori di AMT.
E sì che lui non mostra certo una buona tecnica, il che è tutto dire sulla competenza dei sedicenti esperti avversari.

La cosa esilarante è proprio questa: pure in Cina ormai i maestroni di AMT vengono smerdati pubblicamente da mediocrissimi praticanti di stili funzionali, e non stiamo parlando di video privati della sfida nel garage tra Giggi Il Bullo e Smerdino, ma di eventi televisivi, match ufficiali ed esibizioni varie.
Ammetto di non avere ancora approfondito meglio la questione (ammesso che mi interessi farlo), ciò che resta è l' evidenza di come autentici praticanti di kung fu, con tanto di pigiamino tradizionale e, cosa più importante, evidente intenzione di usare tecniche, posizioni e strategie del proprio stile, vengano ridicolizzati da scarsi atleti mostrando in tutto il suo splendore l' inconsistenza delle cose che insegnano e sostengono di saper applicare.
Che è esattamente quello che dico da anni, e che io ho vissuto sulla mia pelle a suon di sganassoni e ossa quasi rotte...

E questa cosa ai kungfu-cosi fa male... molto male...

E così ecco che tra i pochi video considerabili autentici o rappresentativi di qualcosa, in un senso o nell' altro, trovi anche decine e decine di video in "difesa" del Vero Kung Fu©, o di presunti scontri in cui il kungfu-coso abbia avuto la meglio.
C'è una cosa che in particolare mi fa scoppiare dal ridere e raccapricciare allo stesso tempo e sono i thumbnails di questi video su YouTube, spassosi fotomontaggi con il cinesino in pigiama e posizione plastica e il bruto fighter cativone palestrato tatuato che magari le sta prendendo: ragazzi, è qualcosa che va aldilà...
Non so se sia chiaro il livello di frustrazione di chi si metta anche solo ad ideare certe cose, la mia speranza è che siano solo bambini di 10 anni, che potrei giustificare, ma ho il triste sospetto che non sia così.
Sembra tipo il ragazzino buttato nella spazzatura dai bulletti e che poi la notte si sogna di essere un eroe che li insegue in groppa ad un pastore maremmano allungato, visivamente disturbante, spaventandoli a morte.

Il bello è che se poi vai a vedere questi video trovi solo conferme all' inconsistenza delle argomentazioni, visto che alla fine sono sempre:

- coreografie di tipo cinematografico tra amici, di solito il kungfu-coso vince, spesso con una tecnica cinesoide speciale.

- lezioni pallosissime in cui M.Wong si impegna al massimo per convincerti che con il CinCiun hai sempre la soluzione contro tutto: ganci del pugilato, bajana, low kicks, capocciate, dinosauri (ahahaha mi fa sempre ridere questa), palline di pelo, multe, bastoncini Findus... non c'è un cazzo da fare, a Wong col suo CinCiun non lo fotti mica!
Il tutto rigorosamente con i suoi amici che si prestano alla scenetta per fargli riuscire tutto, va da sè.

- video di un uinciun-coso che ha effettivamente la meglio su di un Campione del Mondo di Muay Thai/Karate/MMA/BJJ, solo che il "campione del mondo" è un ragazzino cinese spaventino che si chiude a riccio perché l' eroe del kung fu parte aggressivo a pugnare (e ho già spiegato quanto questo, spesso, faccia un' enorme differenza).
Seguono secoli di leggende divulgate nelle palestre.

- video di quel frescone di Yi Long, naturalmente presentato quale "autentico monaco Shaolin" solo perchè ha avuto la trovata di presentarsi sui ring in pantaloni arancio e babbucce bianche.
I fanatici di AMT mica sono in grado di capire che faccia tutto meno che kung fu, come del resto accade per qualsiasi altro fighter che combatta nei circuiti più quotati e venga riportato quale esponente del tal stile cinesoide: gente che ha fatto AMT ma poi si allena, usa tecniche e strategie degli stili funzionali in tutto e per tutto... E una volta vinto a overhand o sankaku jime ti viene a dire che è stato grazie al pak sao del CinCiun, ma per favore...

Eh si perché tanto alla fine sappiamo già dove si vada a parare: ovunque tu veda un sedicente kungfu-coso vincere, oggettivamente, uno scontro, analizzando per bene cosa abbia fatto si finisce sempre nell' ambito delle tecniche funzionali arcinote, tutte cose che al loro corso non allenano mai.

Potrei riportare decine e decine di video a dimostrazione di questo, sono pronto a discutere con chiunque dei minimi dettagli tecnici ma tanto so che il marzialista medio ancora pretenderebbe di avere ragione e spiegarmi che anche nel suo corso allenano queste tecniche.
Bisogna avere la faccia come il culo per raccontare con la faccia seria simili stronzate, io so bene come funzioni avendo fatto il difensore delle AMT per anni ed anni.

Quello che succede è questo, porto esempi di vita vissuta:
Nello stile che praticavo, ad esempio, c' erano tutti i pugni del pugilato: diretti, ganci, montanti.
Anzi ce n' erano pure di più, tecniche arzigogolate cinesoidi biomeccanicamente prive di senso, ma vabbè...
Se parlavi con qualcuno dei pugni che allenavi, tu dicevi "come quelli del pugilato ed altri".
Il punto è che il modo in cui noi eseguivamo ed allenavamo questi colpi, che poi era praticamente come nello Shotokan, non aveva la benchè minima somiglianza con quelli del pugilato, e non è un' esagerazione.
Potremmo sostenere che quelle fossero le tecniche formali (?), propedeutiche alla comprensione dei concetti e della coordinazione... ma alla fine sono tutte stronzate, le stronzate che ti raccontano per decenni quando pratichi AMT.
Ricordo di come nell' ultimo periodo prima di mollare tutto io stesso mi prodigavo, con un malcelato imbarazzo, a sottolineare questo aspetto: "beh sai, nei fondamentali ci si muove in un modo molto inquadrato per questioni tradizionali e cinestetiche, ma E' OVVIO che nel combattimento vero tu debba fare un pò diversamente!".

Ho il vomito a pensare a quante volte abbia ripetuto questa favola, ovvio un paio di balle... Perché non c'era alcun nesso logico tra le spiegazioni tecnico-strategiche date a me per anni, e che io a mia volta ripetevo a pappagallo, e le tecniche che ti trovavi a mimare facendo sparring o nelle competizioni di light contact.
Senza contare tutta quella serie di accorgimenti necessari a rendere il pugilato così efficace e che per assimilare devi allenare con regolarità: non puoi pensare di applicarli alla bisogna.
E io che poi mi presentavo alle gare di light illudendomi di sbaragliare gli avversari grazie alle mie combinazioni di calci rotanti, che ci tenevo moltissimo a mostrare perché faceva molto film ed "esperto marzialista"... E poi mi prendevo banali uno-due sul naso, a ripetizione, ancora ed ancora, e mi incazzavo perché mi lacrimavano gli occhi e non era possibile che il mio calcio circolare all' indietro bellissimo da vedere e a dieci centrimetri dal bersaglio (per preservare l' incolumità del mio onorevole avversario e dimostrare la mia totale padronanza tecnica!) non valesse più di un cazzo di pugno da burino!!!
Poi scoprivi che quelli che vincevano sempre le gare di combattimento si allenavano di kick boxing, altro che tecniche ancestrali e forme.

Non parliamo poi della lotta: c' erano tecniche specifiche che allenavamo e che ci venivano presentate come "tradizionali" (?!?), roba che spesso non riusciva nemmeno quando il compagno recitava la sua parte per tanto erano prive di senso.
Ricordo con sincero disgusto di come a volte ci incastravamo tra di noi, a volte facendoci del male da soli perché i movimenti richiesti erano assurdi, insensati persino al rallentatore.
In tutto questo scempio però c' erano anche alcune tecniche funzionali arcinote, prendiamo ad esempio O soto gari, e allora ecco che se vedevi alle Olimpiadi un judoka atterrare l' avversario in quel modo noi potevamo fare il sorrisino e dire "ehehe quello lo facciamo anche noi!".
A parte che anche O soto gari sembra banale ma i dettagli per renderlo davvero efficace non me li aveva mai spiegati nessuno prima di abbandonare quella merda, il punto è che il marzialista medio si bulla di conoscere ed allenare le tecniche funzionali quando poi passa nove quarti del suo tempo in palestra a fare tutt' altro.

E' proprio questo il punto: se sdoganiamo il fatto che una tecnica sia la stessa medesima qualunque cosa tu faccia, allora vabbè, qualsiasi arte marziale è efficace, anche il Tai Shit e la Fit Boxe...
Solo che non è così, e bisogna essere in malafede per dire il contrario.
Se è vero, come è vero, che un high kick a segno ti possa mettere KO ovunque tu lo abbia appreso allora tutti questi confronti tra stili sarebbero terminati più o meno alla pari, al netto delle tecniche peculiari del kung fu che proprio non c'è verso di veder riuscire.
E invece anche senza tornare a pescare i match storici, i video di cazzari vari o la propaganda in un senso o nell' altro, se andate alla palestra del vostro paese potete constatare esattamente la stessa cosa: il kungfu-coso medio è impreparato al combattimento vero, del tutto incapace di applicare le tecniche che studia da anni e quand' anche fosse un osso duro lo è solo perché usa tecniche universalmente riconosciute efficaci o si confronta solo con i paperini.

E' per questo che non ho mai dato alcuna rilevanza a quei pagliacci che negli anni si sono susseguiti a sfidarmi, come se io fossi un nemico da mettere a tacere a suon di botte: eh no miei cari inferiori, non ha nessun valore vincere un combattimento a jab-diretto o high kicks, dovreste mettere KO la gente a Colpo del Drago Cagante, posizione del Pangolino Stitico del Sichuan e tecnica nascosta nella forma della Scimmia Drogata, credibilmente al primo attacco e con dieci combinazioni concatenate per "terminare la minaccia in un secondo".
Troppo comodo riempirsi la bocca di idiozie sui colpi cinesi speciali e poi vincere con la boxe, o fare uno passo laterale e raccontare che sia un movimento segreto della forma X, perché oggettivamente persino senza alcun addestramento ci si potrebbe riuscire.

Non è colpa mia se il kungfu-coso che cerchi di applicare le cose che studia finisce dritto steso al primo colpo o nel migliore dei casi smanaccia come un procione spaventato.
Ho appena trovato un video in cui un altro maestro di Tai Shit, che ha "combattuto" contro Xu Xiaodong ed ha abbandonato dopo tre secondi (avendo subìto per la prima volta in vita sua un pugno vero, nemmeno tanto forte), si giustifica dicendo che non era ancora caldo, giocava fuori casa e quindi non era a suo agio, il pavimento della gabbia era troppo morbido e questo inibisce i poteri del Tai Shit, e c' aveva pure il sole negli occhi...
E questi sono quelli che poi rompono le palle con i campi di battaglia, il combattimento da strada senza regole, l' adattamento a tutte le situazioni, la preparazione fisica che non serve perché ti devi difendere sempre.

Io personalmente sono sempre un pò scettico riguardo a questi video e questi sedicenti esperti perché hanno tutti un livello talmente basso, una tale e totale incompetenza base del combattimento che francamente fatico a credere siano autentici: i maestrini e maestroni che ho conosciuto in vita mia per quanto fossero impreparati non erano così incapaci (a partire da me stesso).
Però attenzione a non trovare scuse sostenendo complotti o raccontando che siano stati presi apposta degli incapaci per non rivelare il Vero potere del cunfù, perché questa è una palla colossale: come sempre invito a fare un giro nelle palestre del vostro paese (quando tornerà possibile...) e verificare coi vostri occhi la differenza di realismo tra chi pratica kung fu in varie salse e chi allena il combattimento attivo.
Ma purtroppo oggi i paraculi del kung fu hanno mangiato la foglia e ormai si dilettano anche negli SdC, inventando le teorie più originali per dare dignità a quanto appreso al corso cinese.
Sai, di solito dicono che è per migliorare il proprio kung fu...
Io ad un certo punto l' ho trovato insopportabile e ho fatto pace con me stesso abbandonando in toto anni di dedizione ed il bello è che l' ho fatto per una mera questione di coerenza e correttezza, quella di cui ciarlano tanto i maestroni di AMT: sta a vedere che forse sono davvero più Maestro io di loro.

mercoledì 7 aprile 2021

Incontri amatoriali

 In questo periodo di prigionia forzata sto passando un pò di tempo a godermi vari video e i miei preferiti riguardano match non professionali organizzati da fresconi locali sparsi per il globo: da sfide tra ciccioni arrabbiati si è piano piano passati a veri e propri eventi organizzati outdoor con atleti più o meno allenati, con tanto di pubblico, arbitro e medico ma il tutto rigorosamente amatoriale.

Se una cosa del genere venisse fatta in Italia e gli imbecilli di Merd@set ne venissero a conoscenza ne farebbero speciali in tv per manifestare contro la violenza, i bambini disadattati, la mafia russa (?), i cartoni animati giapponesi che hanno plagiato i nostri ggiovani facendoli diventare assassini (ah no, forse trent' anni fa con Kenshiro, oggi al massimo diventano gai che si lanciano le magie vestiti in minigonne con pizzi colorati...), e qualunque altra cazzata immonda possa fare audience di boomers per poi piazzarti la pubblicità della nutella.
Per fortuna da altre parti fare a botte è ancora considerata una cosa moralmente accettabile e possiamo visionare questi video senza crisi isteriche.

Sottolineo quella che, per me, è la cosa più interessante anche nello spirito del blog: si tratta di incontri tra gente perlopiù di livello medio-basso, diciamo quella gente che frequenta le palestre e non fa agonismo spinto.
Per questa ragione il tutto assume un' autenticità maggiore e vicinanza alla realtà dei pincopallini che potresti trovarti ad affrontare in un ipotetico scontro anche dalle tue parti.

Visionando un pò di questi match vengono alla luce una dopo l' altra molte delle cose arcinote a chi, come me, sia passato dal mondo delle favole marziali a quello del combattimento reale ma che per ragioni psicologiche i convintoni delle AMT continuano a far finta di non vedere.
Ed è inutile sottolineare che la cosa più drammaticamente evidente, ed esilarante, sia la fine che facciano i poveracci che decidono di presentarsi con il loro kung fu nelle varie declinazioni...

Va detto che se non altro questi (pochi) ragazzi abbiano avuto le palle per provarci, e non è poco soprattutto dopo anni di smerdamento mondiale di sedicenti marzialisti e tecniche cinesoidi annesse.
Ci sono eserciti di maestroni pluridecorati che inventano le scuse più ridicole pur di non affrontare la paura di andare a combattere full contact.
Perciò non cediamo al facile impulso di denigrare il praticante, piuttosto concentriamoci su tutta la merda "tecnica" a cui noi poveracci siamo stati spinti a credere ed "allenare" per anni...

Ciò che avviene è sempre la stessa cosa:

- Il marzialista si presenta come praticante di [AMT cinesoide a caso], meglio senza specificare il livello di pratica per pararsi il culo (sia mai che una cintura nera di ChunFuckFot venga pestato come un tappetino dell' auto da uno sconosciuto ciccione).

- Il marzialista saluta alla maniera cinese perchè fa molto Briuuus Liiiii e lui ovviamente lo adora Briuuus Liiii...

- Il marzialista inizia il match muovendosi come Briuuus Liiii, accenna qualche tecnica cinesoide dimenando senza scopo i propri arti nell' aria, preferibilmente in maniera circolare che fa molto cinese.

Dopo un tempo variabile l' avversario capisce che l' altro stia solo facendo vento e passa all' azione piazzando qualche sganassone o chiudendo la distanza per finire in lotta.
Fine del kung fu.

Quello che succede dopo è sempre la stessa cosa, il marzialista prende la sveglia e in un secondo realizza che tutti i suoi anni di allenamento nelle forme, nelle posizioni fiorite, nei prestabiliti, nei colpi "che non posso fartelo perché se no muori", nei calci circolanti volanti roboanti e compagnia bella non servano più ad un emerito cazzo nel combattimento reale.
E, soprattutto, si rende conto di non avere la minima cognizione di cosa debba fare, perciò inizia a simulare cose che forse ha visto nei video, provato nei seminari interstile degli Orsetti del Cuore o vede riuscire al suo avversario.
Ma naturalmente di solito è troppo tardi e quindi finisce sconfitto.

Si potrebbe contestare il fatto che trattandosi appunto di gente non particolarmente esperta, il vero kung fu non venga applicato come si deve!

Eeeeh già...

Quante volte ancora dobbiamo sentire questa stronzata come giustificazione di un' evidenza statistica più che dimostrata e dimostrabile?
Perchè il punto è che anche gli avversari non sono campioni di MMA, ma spesso nemmeno mediocri agonisti di stili funzionali: sono proprio normali praticanti di basso livello.
E non appena il livello si alza il gap tecnico diventa imbarazzante e allora sì che sarebbe interessante vedere un presunto guerriero micidiale del CinCiun contro un altrettanto esperto agonista di MMA, ma torniamo a discorsi ritriti.

In questi match puoi vedere palesarsi la differenza che passa tra chi si alleni con serietà nelle cose giuste e chi invece abbia solo nozioni teoriche o spesso solo convinzione di essere un osso duro.

La mia pericolosità ai tempi
delle AMT


Naturalmente si evidenzia il principio chiave che per anni, quelli delle AMT, mi rendeva temibile quanto un Chihuahua nella borsetta di una TikTokGirl: l' aggressività spesso vince.
Di sicuro avere l' atteggiamento del saggio maestro rispettoso che usa le sacre arti marziali solo per difendersi aspettando la mossa dell' avversario è qualcosa che ti trasforma in un sacco da Boxe.
So bene cosa significhi, per anni ed anni sono stato plagiato all' idea che le arti marziali non siano violente e un Vero Praticante non debba mai attaccare per primo e comunque le sacre tecniche di contrattacco fossero il cardine del combattimento: chi sostiene una cosa del genere non ha mai subìto una carica di sganassoni tutti a segno sui denti.

L' altra cosa che appare chiara è quanto la forma fisica sia importante.
Vedi ragazzi nel pieno della loro gioventù che stramazzano boccheggianti dopo un minuto di azione, alla faccia dei maestroni ciccioni che credono di risolvere le questioni in un secondo grazie ai colpi magici.

Già, perché naturalmente di colpi magici (intendo quelle tecniche mirabolanti che allenano da programma) non ne vedi, e io sottolineo ancora il come le mie osservazioni vertano tutte sulla dimostrazione pratica di quanto si alleni e si presuma di saper applicare nelle AMT, così come vengano allenate da secoli, non facendo la Simil-Kick®.
Ribadisco: se ti alleni in modo specifico a intercettare al volo pugni e calci per poi contrattaccare con combinazioni che terminano lo scontro, lo dovresti saper fare o almeno provarci;
Se alleni posizioni speciali che "i monaci inventarono prendendo spunto dagli animali" e queste posizioni si suppone abbiano una valenza nel combattimento, lo voglio vedere;
Se alleni calci, pugni e tecniche non ortodosse, studi le "tecniche nascoste nelle forme" (ahahah!!!) e te ne vanti pure per stupire le Hot Pants Girls, devi usarle e farle andare a segno.
E invece nulla, alla fine finiscono tutti, indistintamente, a tirare sganassoni a cazzo, pedate e naturalmente abbozzare tecniche lottatorie che non hanno mai provato un singolo minuto nella loro mirabolante ed efficacissima arte marziale...

E' importante sottolineare che oggi questi ragazzi siano pure ben consapevoli di cosa siano le MMA e gli stili funzionali al combattimento in genere, quindi il loro modo di combattere è assolutamente condizionato da competenze molto maggiori di come funzionino le cose, fosse anche solo a livello concettuale; Fino a un pò di anni fa chi praticava kung fu & C. non aveva la più pallida idea di cosa fosse la lotta, ma nemmeno un banale footwork da pugilato.
E' un peccato che la mania di riprendere tutto e le tecnologie per farlo agilmente siano arrivate in ritardo sui tempi, sarebbe stato uno spettacolo esilarante vedere i più famosi e osannati maestroni in pigiama approcciarsi al combattimento in posizioni da cartone animato e finire macellati di cazzotti, magari a partire dal Gran Visir dei palloni gonfiati e over-sopravvalutati, se capite a chi mi riferisca.
A quel punto anche io avrei aperto gli occhi molto prima...

G
M
T
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lunedì 31 agosto 2020

La fabbrica delle cazzate marziali - Parte 2: nei videogiochi

Questa volta andiamo a trattare con il solito spirito quanto la percezione sbagliata delle arti marziali sia stata promossa e alimentata da videogiochi dalle licenze creative un pò troppo spinte (più che comprensibili, sia chiaro, ma i pecoroni ne hanno fatto scienza).

STREET FIGHTER 2, 3, 4, 10, TURBO, MINCHIA, POWER, CHAMPION, ULTRA PAMPERS, TOTAL, EXTRA, HYPER, JUMBO, CAZZINCUL', A'SORRATA, DEFINITIVE, SECOND STRIKE, FIRST SPARE, THIRD DEGREE, [... ...] EDITION

Capostipite per popolarità di un genere che nasceva con i più genuini presupposti (torneo di botte per stabilire chi sia il più forte, fine della storia) e che invece ha inaugurato la pletora di cazzate immonde ormai tipiche di qualsiasi beat' em up a incontri, con storielle ridicole che farebbero invidia a Tempesta d' Amore.
In estrema sintesi una roba del tipo "per conquistare il mondo devo far scazzottare amici e parenti!".
Ma va a cagare va!
Andiamo ad analizzare un pò i suoi stereotipi nel contesto del blog (mi limito a questo perché su tutto il resto ci sarebbe da farne un trattato):


Struttura fisica del marzialista medio...
RYU: Uno pensa che siccome sia un Karateka giapponese (che però non si lava mai e va in giro a piedi nudi nei parchi tra siringhe e merde di cane a terra) ed è il protagonista assoluto della serie, probabilmente il Karate sia di riflesso la più concreta delle arti marziali, se non fosse che il nostro ha dei bicipiti grossi come alberi e probabilmente vincerebbe anche a sole sberle tipo Bud Spencer.

Le famose gambe di Cannavaro







CHUN LI: All' origine dei sospetti sul doping di testosterone delle atlete cinesi, ma si sa l' illegalità per loro è norma.

Fa almeno 800KG alla pressa ma come tutti i cinesi attribuisce questo potere ai balletti allenati nel Kung Fu.

DHALSIM: Non si è mai capito bene che cazzo c' entrasse lo Yoga con il combattimento, ma dalla sua comparsa c'è stato un boom di iscritti nelle palestre nella speranza di imparare ad allungare "parti del corpo".

SAGAT: Anche con lui è stato creato un equivoco fondamentale, cioè dai, dove mai lo si è visto un thailandese di due metri e venti, bianco pallido e pelato?

Tipica fisionomia Thai

Non contenti hanno poi inventato ADON, altra attendibilissima rappresentazione del tipico thailandese.

ZANGIEF: Va beh che erano gli anni '80 e lo stereotipo prevedeva che i Russi fossero solo dei bestioni intenti a bere Vodka e scazzottare orsi ma è triste considerare che la tradizione lottatoria russa sia stata ridicolizzata ideando un lottatore di... Show Wrestling? Ma quella non era una roba per i bimbi americani? Con la pettinatura Mohawk poi?!?
E poi era lento, ridicolo e in pratica poteva piacere solo ai bimbi americani con in testa lo stereotipo americano sulla Russia.
Del resto non potevano mettere Emelianenko perché la superiorità sugli altri sarebbe stata esagerata :)

FEI LONG: Di chi sia il clone lo sappiamo tutti, la cosa ridicola è che persino il suo sprite nel gioco cozzava con gli altri perché più sottile, così i bimbi fanatici hanno continuato a credere che il tal personaggio nonostante pesasse quanto un sacco di orsetti gommosi lassativi potesse vedersela ad armi pari con gli altri bisonti anabolizzati.
Giustificato in parte dalla presenza nel gioco di una miriade di ragazzine rachitiche in hot pants dagli occhioni grandi grandi®, ma vabbè.
Altro segno caratteristico i suoi "wataaa!!" gay, c'è gente che ha imitato anche questi pensando di averne un vantaggio in combattimento.


Le africane secondo i giapponesi
ELENA: Siccome metterci un negrone di 150 Kg campione di lotta senegalese avrebbe indispettito i bavosi otaku, ecco servita sul piatto l' ennesima tizia mezza nuda che in teoria dovrebbe portare la Capoeira nel mondo di Street Fighter, ridotta ovviamente ad una catena di piroette del cazzo e pirlate luminose.
Autentico stereotipo dell' africana media: occhi azzurri e capelli bianchi. Di nome Elena.






LAURA: Più recentemente serviva fare lo stesso con l' ormai popolare Brazilian Jiu Jitsu, e quando i designer sono degli imbecilli che devono produrre pattume per imbecilli cosa ne può venire fuori?
Le brasiliane secondo i giapponesi...

Lo stereotipo degli stereotipi: somma "Brasile" e "Lotta" e il risultato sarà un puttanone da Brazzers che la metà basta.
Senza contare che il BJJ non sia proprio pervenuto, secondo me non avevano nemmeno idea di cosa fosse, del resto i Beat' em up si sono ormai "evoluti" in bambinate nerd i cui "combattimenti" sono come girare in tondo in una strada di Las Vegas con 200cc di metanfetamina nel sangue.


TEKKEN nelle varie, disgustose, salse

Anche la serie di Tekken è diventata tristemente famosa per essersi trasformata da divertente "simulatore di combattimento" (...) a "patetica sfilata di pagliacciate otaku", con le sbarbine di 30Kg che ammazzano di botte balenottere azzurre di muscoli.
Nei primi 2/3 episodi ci si trovava qualche tentativo di simulare tecniche quantomeno credibili, poi è andato tutto in merda come al solito.
Anche su Tekken andrebbe scritto un trattato, mi limiterò di nuovo a sottolinearne gli stereotipi errati che hanno influenzato l' ignoranza mondiale sulle arti marziali.

YOSHIMITSU: Cioè capito, gli altri si prendono a calci, pugni e porconi poi arriva sto imbecille con le spade, è normale?
Come per tutti i personaggi simili di qualsiasi altra serie a me la cosa che ha sempre fatto ridere è l' associazione al Ninjutsu, identificato in una serie di piroette volteggiose e tecniche cazzare che in confronto persino Hatsumi era un banale kickboxer.
Leggendaria la tecnica in cui si sedeva a fare niente, che poi è in realtà ciò che fanno i Ninja al giorno d' oggi appena si trovano a menare le mani.

Il primo vero Marshall Law...

MARSHALL LAW
: Un altro clone dell' Innominato, ma io appena lo vidi pensai: "ma come cazzo si fa a chiamare un personaggio MARSHALL LAW?!".
E' uno dei nomi più brutti mai inventati nella storia, sembra tipo un telefilm.
...e l' adattamento Netflix

Rischiava di diventare divertente da usare se solo avessero completato l' opera imitando davvero le movenze di Briusliii, peccato che i suoi colpi ed animazioni fossero spiacevoli alla vista a dir poco.

 
 
WANG JINREI: Inserisco questo giusto perchè è un pò l' archetipo della cultura malata ed ignorante che vede un nonno cinese di un metro e trenta (con i tacchi) ma esperto di Kung Fu quale guerriero formidabile.
Purtroppo per quanto possa sembrare un accanimento tenendo conto dello scopo leggero e fantasioso di un videogioco, questa credenza è ancora molto radicata nei Fanatici dell' Oriente.
Sappiamo tutti che fine abbia fatto il Kiai Master.

BRUCE IRVIN: Era decisamente il personaggio che preferivo, almeno aveva una parvenza di Nak Muay vestito da Nak Muay e non con ridicoli costumi da carnevale.
Peccato che alla fine le capriolette e cazzate annesse le abbiano rifilate pure a lui.

Riguardo agli stereotipi
sulle brasiliane...

EDDY GORDO: Che, rendiamoci conto, suona "Edoardo il Ciccione", aveva il pregio di essere quanto di più simile ad un Jugador si fosse mai visto prima.
Poi i giapponesi hanno riassociato "Brasile+Lotta" ricordandosi che il risultato è "Puttanone da Brazzers" e hanno creato CHRISTIE MONTEIRO, ponendo l' accento sulla divaricazione delle gambe nelle tecniche della Capoeira.

RAVEN: Tralasciando il ridicolo mix tra Wesley Snipes e Sailor Moon, ancora una volta si dice che il suo stile sia il Ninjutsu.
Sobrio costume da ninja
Oh ragazzi, c' abbiamo er Ninja afroamericano, una cosa avanti persino a Micheal Dudikoff!
Poi guardi come sono i praticanti di Ninjutsu nelle palestre e capisci che tanto valeva andare a fare body building.
C'è da dire che in quanto a invisibilità non lo batte nessun altro ninja, nero, col vestito nero, con gli occhialini neri, praticamente meglio di un Buondì al cioccolato.
Quello che lo frega è la massa pari ad un minivan.


LA SERIE UFC
A suo tempo ricordo di aver comprato la Playstation proprio per poter giocare ad uno degli episodi, rarissimo caso di videogioco di combattimento senza personaggi e colpi idioti, se non fosse che anche qui tra gli stili da apprendere ti ritrovavi sto cazzo di Ninjutsu con annesse tecniche "acrobatiche".
E nel suo piccolo la dice lunga su quale sia la cultura di massa a riguardo.
Che poi il problema non sono certo gli autentici Ninja del passato, in sostanza è stata creata un' idea completamente nuova e diversa attorno al Ninjutsu: il problema è che gente ignorante con questa idea e concezione davvero crede di studiare l' autentico Ninjutsu o qualunque cosa fosse.
E ogni tanto capita qui per fare la voce grossa pretendendo di essere presa sul serio...


In tutto questo quello che veramente fa specie è l' assenza pressoché totale, escludendo la serie UFC con tutti i suoi limiti, di un singolo videogioco di livello dedicato ad altri sport da combattimento.
Per esempio non esiste alcun gioco serio dedicato alla Kick o alla Thai, non parliamo poi degli sport lottatori (che in effetti risultano difficili da riproporre in termini di giocabilità), mentre abbondano tutte le bambinate fatte di pornodonne mezzenude, guerrieri frociosessuali vestiti per la sfilata, robottini, animaletti, oggetti a caso, etc che combattono come manichini a suon di magie magicose.
Non è una sorpresa se poi la media della gente crede ancora nei poteri delle AMT...

lunedì 11 maggio 2020

Risposta 13 - Allenarsi per niente

Rispondo al commento di Spy Pilo (vedi link) relativamente al senso di allenarsi per anni, in metodi "che funzionano", per poi quel giorno finire ammazzati da uno o più coglioni privi della stessa preparazione.
Il mio post di riferimento è questo ("E il caso del campione di MMA ucciso per una rissa...") e naturalmente invito a leggerlo perché in fondo ho già espresso quello che penso, però basta cercare per trovarne altri di episodi simili, quindi la domanda resta.

Prima di tutto direi di partire dall' assunto fondamentale, che forse non è così scontato come dovrebbe: che il tizio fosse un campione o solo un dilettante non cambia la sostanza, allenare tecniche di combattimento non è una garanzia di sapersela cavare. FULL STOP, FINE DELLA STORIA.
Crederlo significa avere una visione ancora distorta della realtà, ingenua, sognatrice: lo capisco benissimo ma è qualcosa per cui mettersi il cuore in pace e bon.
In verità qualsiasi cosa tu possa studiare, praticare ed allenare a livello altissimo non garantisce affatto di poter affrontare tutte le situazioni altrimenti non esisterebbero incidenti nelle corse, crolli di ponti, virus usciti dai laboratori (ahahaha), etc...
Figuriamoci cavarsela contro varie persone determinate a pestarti, e nel post avevo sottolineato con forza come nemmeno i sedicenti esperti di autodifesa se la potrebbero cavare meglio.

La seconda cosa che mi è venuta in mente nel leggere il commento è la motivazione stessa della pratica, altra cosa su cui vale la pena riflettere: ognuno ha le proprie ragioni ma a mio avviso studiare il combattimento con in testa l' autodifesa (in generale) è sbagliato. Cerco di spiegarmi meglio.
Nella mia esperienza ho attraversato varie fasi motivazionali che mi spingevano a spendere soldi, tempo, fatica e energie mentali per andare in palestra regolarmente e metterci l' anima: quando ero piccolo era soprattutto qualcosa di "figo" e volevo emulare qualche coglione visto in tv o diventare come Ryu di Street Fighter, la spinta era soprattutto fare scena imparando evoluzioni e piroette;
Nel tempo ho attraversato la fase settaria (diventare un' autorità nel gruppetto per divulgare la cazzo di scuola cinesoide), la fase spaventata (imparare a difendermi dai milioni di pericoli quotidiani dati dai negri rumeni assassini che brulicano come zombies e ti minacciano ogni minuto e venti secondi), la fase nazista (imparare ad ammazzare di botte chiunque non la pensi come me e rappresenti una "minaccia" alla mia libertà... uhm, forse oggi andrebbe chiamata "fase liberal-comunista" ma vabbè), la fase agonistica (allenarsi e spendere tutti i miei soldi, tempo, energie per vincere un match e fare felici il coach e l' orgoglio personale), la fase di ricerca (fare tutto e tutto diverso perché se non sai tutto oggi non sei nessuno e non puoi aprire bocca), la fase da forumista (la peggiore, lo scopo, tanto caro in quest' era digitale, è guadagnare consensi nel circolo degli Orsetti del Cuore scrivendo cose il più politicalmente corrette possibili, a meno che tu non sia già il leader e quindi puoi al contrario sparare cazzate arroganti e saccenti e tutti ad applaudirti) e così via.
Per fortuna da anni vivo la mia fase del frega-n-cazzo, che è una vera pacchia perché finalmente puoi fare una cosa perché ti piace e basta, senza menate di torno e con la piena consapevolezza di quale sia la dimensione in cui calare tutto questo.

Lo dico perché la fissa di imparare a combattere nell' eventualità di uno scontro mortale a me è passata da anni ma l' ho vissuta e quindi la capisco; E una volta chiarito a te stesso, con l' esperienza e lo spirito critico, che saper menare le mani non significhi affatto poterlo fare contro tutti, figuriamoci nelle situazioni sfavorevoli, si vive molto meglio.

Purtroppo il mio limite è non sapere spiegare abbastanza tutti i dettagli che ormai a me sono chiari quando discuto di certi episodi o riflessioni generali.
Le variabili in gioco sono troppe e non si può ridurre il tutto a "un campione di MMA dovrebbe poter stendere tutti perché si allena a farlo per anni".
Campione chi? Quando? Dove?
Anche io sono stato campione nazionale, anni fa: ero quindi invincibile?
MMA come?
Oggigiorno miriadi di kungfu-cosi si considerano praticanti di MMA, a fine lezione giocano a lottare come i gattini e si sentono nere di BJJ, tirano due ciabattate al sacco e si sentono nak muay...
Stendere chi?
Dieci paperini li stendo anche io a gruppi di tre, due ceffi con la cazzimma abbruttita, una mazza da baseball e un pangolino infetto tra le mani, dubito. Ma magari sì, quel giorno sono abbruttito io e c' ho un sacchetto di calabroni a portata da lanciargli tipo hadoken, insomma non lo puoi stabilire mentre parliamo.
Si allena come? Da quanti anni, con che intensità, con che convinzione, con che metodologia, con che obiettivi, etc. etc. etc.

E, lo ribadisco perché per me è fondamentale, quelli che invece si sbattono per anni a studiare l' autodifesa dagli ESERCITI di criminali tutti insieme, quelli che risultati mirabolanti ottengono?

Il terzo punto che voglio discutere riguarda le presunte capacità, o meno, dei cosidetti aggressori.
Per adesso non consideriamo eventuali aggressori con esperienza di arti marziali anche perché oggi tantissima gente ha praticato arti marziali per qualche mese e questo non significa affatto che le sappiano applicare... Sai quanti zii e padri ciccioni ho conosciuto che me la menavano con la loro brutale esperienza nel "caràte" (pronunciato in modo sbagliato) nell' esilarante tentativo di apparire più temibili?
Il paperino tipico è un uomo senza alcuna esperienza di combattimento, ma per davvero: è quello che vede le scazzottate nei film, dice col tono serio che se gli girano i cinque minuti fa una strage, nelle serate con le coppiette di amici dice che se pure Godzilla gli toccasse il bambino lo squarterebbe e tutte cose di questo tono.
Il paperino è uno che prenderebbe cazzotti brutti anche dal praticante di Tai Shit, ed è la ragione per cui tanti praticanti di AMT si sentano dei guerrieri da strada.
Il problema comincia a nascere se il paperino è supportato da altri, e magari sono pure armati di qualcosa, al che basta poco a finire pestati, che basta un colpo giusto a segno per sgangherarti tutta la strategia e abilità da "fighter"...

Figuriamoci quando invece che con le paperelle te la devi vedere con un branco di cazzoni alimentati da decenni di educativi media sul "rispetto del prossimo" (leggi: american lifestyle).

Inoltre togliamoci dalla testa questo stereotipo per cui se sei un pugile te ne vai in giro come M.Bison con i guantoni, la vita vera è fatta di contesti diversi che mettono in stati mentali diversi e i rapporti con le persone non sono fatti dal mettersi in guardia o meno.
Saper tirare cazzotti è un' abilità, e fine della storia: come e dove utilizzarla e con quali risultati è un altro paio di maniche e di certo l' obiettivo di questa pratica non deve essere la scazzottata, se no torniamo dalle parti dei fanatici dell' autodifesa con l' esaurimento nervoso (e altrettanta incertezza di perdere tempo).

Ultima cosa, nel tuo commento dici che tanto vale mollare tutto e diventare un rissaiolo criminale, che tanto alla fine l' hanno vinta loro.
Ribadisco di nuovo: uno contro uno, le abilità apprese con una pratica corretta e costante ti danno un vantaggio esagerato contro chi non faccia altrettanto, al netto di coltelli, aliens, scorregge tossiche e via dicendo; Ti danno un vantaggio anche contro il praticante medio di AMT, e spiego da anni il perché.
Uno contro due comincia già ad essere un confronto fortemente sbilanciato ma in cui la competenza nel combattimento fa ancora la differenza tra il prenderle sicuramente e il cavarsela.
Uno contro molti, nei contesti di cui si è parlato, è una questione di culo immondo se ne vieni fuori, e sia che te la cavi tipo Bruce Lee o che finisci all' altro mondo le abilità nel combattimento hanno un' importanza nell' esito che non può essere parametrizzata: troppe considerazioni da fare, ogni caso andrebbe analizzato e ancora non avremmo una risposta realistica.
Senza contare il nocciolo di tutta la questione: quanto è davvero importante nella vita sapersi difendere, quanto è fondamentale saper fare a botte?
Ci sono MILIARDI di persone che vivono tutta la loro esistenza senza mai finire alle mani nè trovarsi in chissà quali pericoli per cui il saper menare faccia la differenza.
Questo lungo tutta la storia dell' UMANITA'... Quindi vediamo di dare la giusta collocazione ed importanza alle cose.

Per concludere quindi io cerco sempre di farla semplice: pratica per tuo interesse personale, se ce l' hai e se è autentico. Avere competenza forse un giorno ti salverà la pelle, forse no. Tra l' avere una chance e non averla, tra il fare attività fisica e non farla, tra l' avere uno stile di vita sano e l' essere un ubriacone criminale, tra il vivere serenamente e il vivere nella paura dei bruti, tra il fare e il perdere tempo a chiedersi se farlo, tra il sapere cosa sai fare e l' ipotizzarlo... passa un mondo di differenza.
E per me, infine, vale la pena.



martedì 21 aprile 2020

La Fabbrica delle cazzate marziali - Parte 1: nei film

Faccio seguito al post riguardante la fase dei film per approfondire in modo divertente i personaggi, film, videogiochi, etc. che nel tempo hanno contribuito a creare false aspettative, errori di interpretazione e in generale l' humus marcio da cui si è sviluppato l' ambiente delle AMT e relativi protagonisti in negativo.
Magari aggiornerò anche in futuro questo post se qualcos' altro mi verrà in mente.

KARATE KID
Un ragazzino sfigato e rachitico, che studia Karate con un libro, conosce il maestro più stereotipato possibile e nel giro di un paio di mesi è in grado di competere in un torneo e battere il campione bullo testosteronico e aggressivo, ovviamente grazie al colpo speciale "che se usato propriamente non c'è difesa".
Davvero non so che colpo aspettarmi
da questa posizione...
A parte che la Tecnica della Gru è tipo il calcio più telefonato mai inventato, roba che neanche Pegasus quando prepara il suo Fulmine, Karate Kid è un pò il manifesto del politically correct, se non fosse per l' "inaudita violenza delle AMT" farebbe bella mostra in un catalogo Disney.
Tutto è esattamente all' opposto della realtà, per carità i buoni valori sono sempre graditi, ma nella vita vera i bulli avrebbero picchiato a bastonate il povero Morita, avrebbero sodomizzato Ralph Macchio e la ragazzina avrebbe pubblicato su Pornogram foto luride con un cagnolino nella borsetta.

Purtroppo il celebre "allenamento" con cui lo scaltro giapponese si è fatto sistemare a gratis la casa (appena girato l' angolo si sganasciava dalle risate) ha contribuito all' idea dei boccaloni per cui se fai una cosa che non c'entra un beneamato cazzo con l' obiettivo reale, in realtà lo stai perseguendo meglio degli altri, devi solo capirne il senso intrinseco...
E' per questo che i marzialisti sono tutti convinti di avere l' animo profondo e osservatore.

L' apoteosi della Cazzata si è raggiunta con il terzo film in cui i bulli erano praticamente dei criminali ma il ragazzetto vince la finale facendo un KATA.
In realtà acquista valore l' ipotesi che lo stesso Pegasus gli abbia insegnato ad incanalare l' energia dell' Universo prima di sferrare un colpo...
Non cito volontariamente il remake in chiave cinese perché talmente sbagliato e disgustoso sotto ogni piano da non valere nemmeno una parolaccia.

L' URLO DI CHEN RINCOGLIONISCE ANCHE L' OCCIDENTE
Tra i film di Lee cito per primo questo perché probabilmente il più famoso, con il combattimento contro Chuck Norris al Colosseo che per molti pare essere la dimostrazione che Lee avrebbe ammazzato di botte l' americano.
Gli italiani secondo Hong Kong
Conosco a memoria quel combattimento, nel senso che conosco persino l' intonazione degli odiosi versetti di Lee, e l' ho letteralmente studiato nei miei deliri di bimbo credulone.
Quando mi sono rinsavito ho capito che pur restando una coreografia evocativa, è una scena satura di falsità e licenze creative che la metà basta, tra passaggi accellerati o palesemente fuori dalla logica.
Il resto del film è odiosa propaganda cinese su quanto i cinesi siano il popolo migliore del pianeta (ahahahah!!!), gli italiani sono delinquentelli sgangherati che nulla possono contro il cunfù, poi arriva l' amerrigano e il coreano che dovrebbero fare il culo al cinese ma ovviamente invece di piantargli un bel pallettone in testa ci devono fare a botte in karategi, eh già...

DALLA CINA COL FURGONE
Altro classico della propaganda cinese con scene che hanno ispirato tanti altri film decenni dopo, in particolare per il ridicolo combattimento "uno contro cento" nella scuola di Judo con Chen che si mette a fare calci rotanti e lanciare persone come fossero sacchi (ah no, erano proprio sacchi...) che neanche in un videogioco della Namco.
Sono abbastanza sicuro che abbia ispirato anche la preparazione del Fulmine di Pegasus e sfido a contraddirmi.
Pegasus prepara il celebre Fulmine
In seguito gli sceneggiatori pirla continueranno a diffondere l' idea che se ti trovi ad affrontare decine di avversari, questi ti attaccheranno uno alla volta e saranno tutti dei menomati mentali, mentre tu conosci il cunfù!


Quello che invece trovo più interessante è la scena del combattimento con il Russo in bretelle (naturalmente era un attore americano ma mettici i baffoni che diventa bruto sovietiko komunishto, da!), per due ragioni: la prima è che veder muoversi gli "avversari" di Lee nei film è demotivante, avevano una tale mancanza di tecnica che grazie al cazzo che poi Lee sembrava un dio in Terra.
Riguardatevi il modo in cui calciava tale attore, anche se ce ne sarebbe da dire pure riguardo a Chuck Norris...
La seconda ragione è il momento esilarante in cui il Russo prova a mettere in leva (!?!?) il cinese, con una roba che non si capisce bene checcazzo sia, un Armbar sbagliato, un' Omoplata sbagliata, boh... fatto sta che Lee, che ricordiamolo conosce il cunfù vero et invincibile, sfodera la sacra tecnica del morsicone, tramandata dai monaci Shaolin nei secoli e che richiede dieci anni di allenamento per essere appresa: c'è gente che ci ha fondato delle scuole su queste "tecniche".
Cazzo è sta roba?

Beh, mi rendo conto che sia facile dirlo oggi, ma proprio perché per fortuna gli stili funzionali sono ormai di dominio pubblico appare chiaro quanto i combattimenti di Lee, nei film per carità, non potessero proprio contemplare la lotta: un jiujitero o un judoka di livello normale in tale situazione gli avrebbero scardinato l' anima, altro che morsi; Gli stessi messi nei panni di Lee ne sarebbero usciti in mezzo secondo tanto la tecnica era settata male, alla faccia del super esperto totale osannato in ogni dove...
Bruce Lee applica il Wing Chun
E' un peccato che non si riesca a rendere l' idea a sufficienza, perciò invito sempre gli scettici a simulare quella posizione contro un praticante normale e provare ad uscirne...

IL FURGONE DALLA CINA FINISCE AD ANCONA
Questo è il famoso film girato in Thailandia, quello in cui Lee calcia un tipo che sfonda una parete lasciando la sagoma tipo cartone animato, gente che vola sei metri con un salto da fermo, gente che ti attacca col coltello telefonando come nelle esibizioni, calci che sono pedate nel culo, dieci aggressori armati che ti attaccano uno alla volta, duelli nel giardino di casa (ma non erano gli SdC a studiare i duelli dichiarati?), combattimenti a farsi lo sgambetto o lanciandosi a terra tipo wrestling, etc, etc...
E una schiera di fanatici di Briuuus Liiiii che ergono il loro beniamino a combattente più forte mai esistito in virtù di questo tipo di dimostrazioni, MA DI COSA CAZZO STIAMO PARLANDO?!?
Finalmente un bel combattimento

Dico ma andate a rivedere questi film con un briciolo di occhio critico e vergognatevi se ancora non vi ridete addosso per quanto fossero cagate pazzesche, altro che prove del valore del cinese...
Tutto ciò che non c' entri un cazzo con la realtà è mostrato nei film di Lee, a questo Muhammad Ali gli sbriciolava lo scheletro altro che cunfù, ma dio bono crederci ancora superata la pubertà è un atto di malafede.

Tra l' altro quando feci la mia piccola ricerca sulla vita di Bruce Lee incappai in un articolo in cui si diceva che quando si trovò in Thailandia per girare questo film, da appassionato ricercatore quale era si trovò a fare degli sparring al Lumpini contro dei giovani nak muay (tipo quindicenni) e finì KO malamente.
C' erano delle foto a testimonianza della cosa e in Thailandia ancora se la ridevano ricordando la sua arroganza.
Siccome non trovo più questo articolo nè le foto e, detto per inciso, potrebbe essere una leggenda al contrario e siccome io non ho nè motivo nè interesse a screditare a tutti i costi Bruce Lee, diciamo che anche questa cosa non sia vera e amen.
Resta da chiedersi perchè un episodio peraltro credibilissimo debba essere una balla mentre decenni di propaganda per mitizzarlo senza alcuna prova debbano invece essere accettati senza contestazione.

L' ULTIMA COREOGRAFIA DI CHEN
Altro caposaldo tra i cultori (compreso me ai tempi) e famoso per essere un film postumo alla morte di Lee, infatti doveva essere una cosa completamente diversa e le scene da lui interpretate sono solo quelle finali nella pagoda.
Vidi anche il documentario dedicato a Game of Death, ma dopo anni continuo a pensare che lo stesso Lee se fosse ancora vivo avrebbe stravolto nuovamente la sua visione delle arti marziali, visto che tra i rappresentanti che scelse per la sua metafora marziale ovviamente continuavano a latitare quelli che il combattimento lo applicavano per davvero...
Se sei alto 2 metri il tuo stile sarà
basato sui calci all' indietro...
I bimbi guardano le coreografie e fanno gli occhioni grandi grandi, poi vengono a rompermi i coglioni con le loro manfrine sull' abilità di Lee.
I praticanti un pò più avveduti, soprattutto se hanno visto il documentario, ci trovano gli spunti filosofici e tecnici, poi vengono qui a rompermi i coglioni dicendo che era anni luce avanti E QUINDI era il più forte combattente della storia, senza aver mai combattuto con quelli forti...
Se combatti contro uno alto 2 metri
la tua strategia sarà mirargli al viso...
Io riguardo quelle coreografie e dopo aver sperimentato un decimo di cosa sia un combattimento vero (lungi da me paragonarmi ai professionisti o ai praticanti veri con due palle così) ci vedo l' ennesima valanga di stronzate su come si vorrebbe che fosse uno scontro, in un delirio di falsità al servizio dell' intrattenimento cinematografico, con i suoi necessari metodi e modalità.
Non potrebbe essere altrimenti, se vuoi girare un film devi sottostare ai canoni del media, mica puoi riprendere un combattimento reale per come avviene... Quello succede in altri contesti, in cui personaggi di ben altra caratura si preparano per confrontarsi sul serio, non per girare la coreografia pseudo-metaforica perfetta...
Prendi ad esempio l' ultimo combattimento contro Abdul Jabbar, un palo della luce che si mette a tirare calci scoordinatissimi o Lee che, da bravo massimo esperto dell' efficenza del combattimento, lo affronta ad high kicks... Tutte licenze artistiche, come finzione sono le coreografie (e ci mancherebbe altro), e allora dove cazzo lo si è mai visto tutto questo suo sapere illuminato nel concreto?
Nella sua palestra? Sul tetto di Hong Kong a bisticciare con i gattini? Nelle esibizioni contro Tom lo Scurreggione e Pasqualo Pizzapasta al palazzetto?

Niente da fare, persino nella sua metafora sulle arti marziali non potè che arrendersi al fatto di girare dei cazzo di film, che nessuno avrebbe osannato senza le scene assurde e contro la logica della strategia nel corpo a corpo reale.

I FILM SUI NINJA
Il filone dei film sui Ninja ci ha insegnato che la loro caratteristica fondamentale non sia l' essere killer silenziosi, piuttosto muoversi a... capriole.
Eh già, prima di tutto sono dei saltimbanchi, il flik flak è il loro credo e per qualche ragione mai spiegata si vestono di nero anche di giorno, così tanto per essere il più riconoscibili possibile...
Quelli più fashion tuttavia scelgono sobrie tinte arcobaleno mimetizzandosi quanto i Power Rangers.
Naturalmente il loro pezzo forte sono le armi da taglio che farebbero invidia a Freddy Krueger ma quand' anche queste non bastassero ecco che facendo le figure con le manine possano effettuare le magie.
Le magie dio bono.
Nel caso non fosse abbastanza chiaro
Pare che persino l' arma caratteristica dei Ninja, quella spada con la base quadrata, sia un' invenzione di scena su cui poi i boccaloni ci hanno ricamato sopra le leggende.
Se vi è mai capitato sottomano il libro di Kim Ashida potete rendervi conto di quali danni cerebrali abbiano procurato alle menti deboli certi film di serie B, e io so per certo di maestroni che anni fa facevano gli allenamenti segreti Ninja qui da noi: cioè non so se mi spiego, adulti che giocavano a nascondersi nei fossi, a lanciare gli shuriken, ad andare di notte sui colli simulando agguati...
Quando ero bambino giocavo anche io a nascondermi, a muovermi nel modo più silenzioso possibile, etc. qualità che in seguito mi hanno evitato lanci di ciabatte quando rientravo la mattina dalla discoteca, ma c'è un limite alla decenza.
Curioso notare che i film più famosi sui Ninja vengano dagli USA o da Hong Kong, mica dal Giappone... Peccato che in Giappone la sottocultura popolare a riguardo sia diffusa dai manga, che forse è pure peggio (ci tornerò in seguito).

KICKBOXER - IL NUOVO GUERRIERO
Celebre film con Gianclaudio Van Damme e autentica fucina di cazzate invereconde da cui i soliti boccaloni hanno attinto a piene mani.
C'è prima di tutto il campione Tong Po che è interpretato da un marocchino a cui vengono applicate terrificanti protesi sopraccigliari per farlo sembrare un thailandese (?!?), che è una cosa tipo attaccare un pene nero di 30 cm ad un Inuit pretendendo che sembri un senegalese...
Ho visto un makeup peggiore soltanto
in Cloud Atlas...
Il suddetto campione è famoso per le tibiate che sbriciolano l' intonaco di una colonna facendo tremare tutto il palazzetto, il bello è che qualche imbecille si è poi cimentato nella stessa idiozia finendo al pronto soccorso.
E giuro che ai tempi c' era gente che credeva che Tong Po fosse il vero campione mondiale di Muay Thai, e chi diceva di essersi allenato con lui...
La Muay Thai è rappresentata come una sorta di gara tra Scemo & più Scemo a chi subisce più middle kick alle costole senza sfondarsele, ma la cosa più esilarante è che quando il nostro eroe decide di impararla si rivolge al super maestrone eremita "Xiang" (tipico nome thailandese, si sa!), che per metterlo alla prova gli tira una decina di calci rimanendo sospeso nell' aria, Liu Kang gli fa una pippa!
E naturalmente il prodigioso allenamento è una serie di cazzate tipiche del kung fu, mica della Muay Thai, ma ai tempi tirava ancora la credenza che i cinesi fossero i depositari della massima espressione del combattimento...

LA PROVA
Nelle intenzioni del caro Gianclaudio questo film doveva essere una sorta di Ben Hur delle arti marziali, il risultato invece è stato una sorta di Street Fighter un pò più serio (non che ci volesse molto), in cui le arti marziali c' entrano comunque quanto l' ananas sulla pizza.
Dico davvero, l' ananas sulla pizza no dai.
I personaggi sono così stereotipati che non sfigurerebbero in un videogioco, abbiamo in ordine sparso:

- il puggile amerrigano coi baffoni, arrogante come tutti gli yankee ma ovviamente nobile d' animo (dai film sappiamo che se i cinesi sono i maestri delle arti mortali, gli americani sono il popolo più altruista, generoso, fiero, nobile, moralmente profondo, bla bla bla).
- il sumoka giapponese ciccione che siccome è ciccione mette KO un bisonte a spanciate, perché il Sumo è essere ciccioni.
- il bisonte turco messo KO dal sumoka ciccione, siccome è turco deve avere la faccia cattiva e soprattutto mica rappresentare la lotta turca tradizionale: lui stritola i coglioni, forse era un esponente del Wing Chun sotto copertura... (uhm... turco... Wing Chun... culturista... mi dice qualcosa...).
- il Tetesco ti Cermania, senza ombra di dubbio un futuro nazista kativone ja, non si sa bene checcazzo di stile dovesse rappresentare ma il cattivo tedesco ci vuole sempre e deve sempre perdere contro un americano, va da sè.
- il thailandese interpretato da un cinese (tanto per gli occidentali è la stessa cosa) che è il vice eroe della storia, ma non abbastanza perciò finisce ammazzato e tutti piangono.
- il greco che dovrebbe essere un lottatore ma ovviamente la lotta non è cosa interessante in un film, perciò finisce male subito così nessuno spettatore proverà ad interessarsi alla greco-romana e i cinesini continueranno a fare soldi con le AMT.
Un mongolo secondo la filmografia
americana
- ovviamente il cinesino che come da copione deve essere un picio di cinquanta chili ma grazie alle sue miracolose tecniche cinesi, mostrando di volta in volta uno stile animale diverso, si sbarazza in modo esaltante degli avversari, tranne dell' americano, ovvio.
Tra l' altro in quella scena dovrebbe arrendersi a Gianclaudio, ma in quella subito dopo si affloscia come se fosse KO, boh sarà stato l' alito...
- il brasiliano con la sua Capoeira identificata dalle capriolette capriolose, una specie di Ronaldinho che fa i dribbling con la testa delle persone, è predestinato a prenderle dal cinesino.
Un mongolo nella realtà
- lo scozzese (wtf?) che combatte con il KILT. Presentato con la CORNAMUSA.
Nemmeno la Capcom era arrivata ad un tale livello di stereotipi ridicoli...
- Ah aspetta, c'è pure lo spagnolo che anche lui non si capisce checcazzo di stile dovrebbe rappresentare, ma siccome è spagnolo deve essere vestito da corrida!!! Senza parole.
- l' Africano. Dico sul serio, viene annunciato l' incontro "AFRICA vs Siam", cioè un intero continente è rappresentato da sto mandingo che ovviamente non sa fare un cazzo ma è nero e grosso e quindi deve perdere perché lui mica sa fare o'cunfù.

Il colpo di grazia arriva con il cattivo del film, questa volta interpretato dal fratello di Michel Qissi, quindi un altro marocchino che dovrebbe interpretare un MONGOLO.
Ovviamente la caratteristica tipica dei mongoli è di avere gli occhi a palla ed essere grossi come armadi, ci hanno risparmiato un altro ridicolo makeup ma il combattimento finale sembra uno scontro tra scarabei rinoceronte.

QUALSIASI FILM CON STEFANO SEAGAL
Provo un profondo disgusto per quella persona e in passato ho già spiegato che sia un pò troppo facile fare i bulli quando si è due metri di bestione aggressivo contro piccoli giapponesi, vendendo la cosa come dimostrazione del valore dell' Aikido...
Io non riesco proprio a vederlo, mi provoca l' orticaria, è una persona tossica persino attraverso lo schermo e soffre della sindrome degli attori frustrati che vogliono fare solo le parti che piacciono a loro.
La migliore interpretazione di Seagal
Se Kevin Kostner o Eddie Murphy pretendevano di fare sempre i beccaccioni con le donne che si bagnavano al solo nominarli (dovevano avere dei complessi di autostima), sto pagliaccio ha sempre, SEMPRE recitato lo stesso ruolo odiosissimo in tutti i film, l' arrogante bullo che picchia tutti in malo modo.
Capito, almeno gli altri recitavano ruoli in cui un pò le prendevano trionfando solo nel finale, lui invece non può mai trovarsi in vera difficoltà per contratto.
Il suo film migliore è quello in cui, caso più unico che raro, a metà storia si leva dalle palle morendo.
Comunque non sono così sicuro che abbia fatto una grande propaganda all' Aikido, e nemmeno ad una vita salutare visto la vescica di merda che è diventato con gli anni.

ONG BAK
Ong Bak ha avuto il pregio di portare un pò di novità nel panorama cinematografico saturo di cinesate o bistecconi americani ma purtroppo ha alimentato un grosso malinteso riguardo alla Muay Thai, che in molti hanno iniziato a praticare con lo stesso spirito con cui andavano prima a fare AMT.
Il fatto è che Tony Jaa oltre a non essere assolutamente un Nak Muay, aveva come idolo Jackie Chan (valla a capire sta cazzo di mania degli orientali di darsi nomi americani, che tristezza...) e ha studiato soprattutto WUSHU, il non plus ultra della cazzata cinesoide, ed infatti i suoi film sono sequenze di coreografie spettacolose fini a sè stesse...
Belle per carità, a suo tempo ero io a fare gli occhioni grandi grandi, ma ripeto che nel momento in cui decidi di affrontare l' argomento in modo più concreto tutte quelle baggianate di capriole, scene accellerate e situazioni da videogioco non appaiono più così interessanti.
Sull' onda del film hanno fatto capolino i corsi di Mae Mai o di Krabi Krabong, con personaggi che fino a ieri facevano altro improvvisamente divenuti depositari delle origini della Muay Thai.
Giusto per essere sinceri non è che i thailandesi che pratichino la loro arte marziale tradizionale siano tanto diversi dai cinesi con il Wushu, basta guardarsi qualche esibizione, i canoni cinestetici e le pirlate sono le stesse...
Bisogna accettare il fatto che il combattimento vero lo studi per applicarlo, se studi scenette prestabilite in cui ti arrampichi sul compagno accondiscendente o fai salti mortali capriolettati stai facendo nè più nè meno AMT.

TOM YUM GOONG (the protector)
Cito questo film perché la trama fa troppo ridere: un campagnolo viene derubato dell' elefantino carino e quindi se ne va fino in AUSTRALIA a pestare la gente, però alla fine glielo hanno mangiato dei grassi australiani in un cazzo di ristorante cinese!
Praticamente volevano girare delle scene di combattimento a cazzo e poi le hanno montate tipo film ghanese, l' importante è che Tony faccia capriole, salti, ginocchiate volanti, hadoken e cazzi & mazzi vari.
Nel corso della sua avventura assisteremo a:
- senza spiegazione andrà a picchiare un pappone e guardie al seguito interrompendo una possibile orgia memorabile; Seguirà gara ai trecento all' ora sui fiumi (boh, vai a capire).
- senza soluzione di continuità sarà a Sydney (dove abbia trovato i soldi, il visto e abbia superato i controlli di Airport Security non si sa, ma sicuramente avrà provato ad importare qualche schifezza) dove inizierà a picchiare tutti e tutti lo vorranno picchiare.
- i cattivi più cattivi che puoi assoldare a Sydney se vuoi fare il qulo quadro a qualcuno sono... un branco di ragazzetti coglioni in roller e motorette varie, armati di tutto punto con dei NEON!
Persino peggio della banda di "criminali" di New York che il buon Mick Dundee chiamò in causa per liberare la sua bella.
- quando il gioco si fa duro mandano a picchiarti Ronaldinho (edaje..), un cinesoide spadaccino e Boagrius redivivo: non si capisce da dove cazzo arrivino e nemmeno dove vadano a finire perché spariscono letteralmente dalla stanza una volta picchiati, ci mancava che lampeggiassero come nei giochi.
- no aspetta, Boagrius torna più tardi insieme ad altri rinoceronti che lanceranno in aria l' elefantino tipo wrestling.
Giuro ho pianto dal ridere per un' ora.
"Uno contro molti" nella vita vera
- poco prima il nostro eroe si era scalato tutto l' edificio pestando gente a caso in quella che dovrebbe essere la più lunga scena di combattimento senza cambio inquadratura mai ripresa, peccato che a metà siano tutti talmente stanchi e scazzati da muoversi ormai tipo me la mattina quando suona la sveglia per andare al lavoro.
- Tony scopre che gli hanno mangiato mamma elefante e l' hanno trasformata in un grosso soprammobile: mentre è sotto shock i cattivi lo prendono a cazzotti senza riuscire a stenderlo.
Arriva quindi Alvaro Vitali che senza permesso gli pianta una lama nell' organismo ed è lì che il Tony va in berserk tipo Eva-01 e allora non ci sono più cazzi per nessuno!!!
Si mette a pestare in brutto modo tutti i Men in Black che gli si presentano davanti (uno ad uno), facendone un frullato di ossa che ai tempi mi mandò in visibilio ma quando rividi la scena anni dopo mi fece rabbrividire per quanto fossi ingenuo.


Finalmente qualcosa di realistico
Naturalmente il Tony era arrivato al ristorante camminando per tutta Sydney al fianco di sto elefantino, e nessuno che abbia trovato curiosa la cosa... Ma vabbè, con Adobe Premiere basta incollare l' animazione su di uno sfondo e li facevi camminare anche su Marte!


BONUS: I FILM GHANESI
I Ghanesi hanno molta fantasia e girano attualmente il miglior cinema d' azione del mondo, inoltre sono chiaramente molto superiori ai cinesi nel combattimento, guardate qui che roba, a Briuus Lii gli fanno il culo!!!